Tipologie di sacchetti biodegradabili
Futura BioPlast è in grado di realizzare tutte le tipologie di sacchetti biodegradabili di cui avete bisogno. Al momento la nostra gamma di prodotti parte dalle classiche shoppers biodegradabili e compostabili conforme alla Norma Tecnica UNI-EN 13432, agli shoppers e sacchetti per ortofrutta conformi alla Legge 03/08/2017 nr 123 e ai sacchetti biodegradabili per umido. Tutte e tre le tipologie possono essere realizzate a rotolo per un facile e pratico utilizzo oppure sfuse su comodo dispencer dedicato. Ogni sacchetto può essere personalizzato sia per quanto riguarda le misure che spessori. A richiesta possiamo realizzare sacchetti stampati con vostro logo ad uno o più colori. I nostri sacchetti biodegradabili sono realizzati con le migliori tecnologie e materie prime certificate TUV. Continuate a leggere per scoprire tutti i dettagli oppure contattateci per richiedere un preventivo.
Gli shoppers biodegradabili e compostabili sono realizzati con polimeri capaci di decomporsi in modo naturale per evitare l’impatto ambientale dei classici sacchetti in plastica. Possiamo realizzarli in colori e dimensioni differenti nonché stamparli ad uno o più colori con il vostro logo o marchio.
I sacchetti biodegradabili sono principalmente indicati per il settore ortofrutta. Per chi tiene all’ambiente questa tipologia di sacchetto idonea per contatto alimentare può essere una seria alternativa bio al classico sacchetto in plastica.
A completare la nostra gamma vi presentiamo i sacchetti per la raccolta dell’umido. Anch’essi sono realizzati in materiale biodegradabile e compostabile e sono perfetti per la raccolta della frazione organica.
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f.a.q.
Proteggiamo la natura con i sacchetti biodegradabili
Qui di seguito le principali domande a cui abbiamo avuto il piacere di rispondere in modo da farvi conoscere meglio il mondo del biodegradabile.
I sacchetti biodegradabili compostabili possono decomporsi naturalmente grazi ai microrganismi presenti in natura. In base alla sopracitata normativa europea UNI EN 13432, che stabilisce le linee guida da seguire per ogni produttore di materie biodegradabili, i sacchetti devono frammentarsi per il 90% dopo circa tre mesi e dopo 6 mesi devono essere digeriti dai microrganismi per almeno il 90%.
I sacchetti biodegradabili però possono decomporsi in maniera corretta solamente nelle filiere di compostaggio. Se gettiamo in terra o in mare questi sacchetti ci vorranno anni per essere decomposti.
Partiamo subito dal presupposto che un sacchetto biodegradabile non è automaticamente compostabile. Il sacchetto biodegradabile è realizzato con un materiale che viene scomposto da batteri e altri agenti fisici naturali e prevede un ciclo piuttosto lungo di degradazione. Un processo che coinvolge una moltitudine di materiali ma che può prevedere per ogni elemento un suo tempo, anche lungo, di degradazione. Il sacchetto compostabile invece a cicli molto più rapidi, si parte infatti da una disgregazione e decomposizione di soli tre mesi.
Le buste biodegradabili che non sono compostabili NON si devono utilizzare nella raccolta della frazione umida. Devono essere gettate insieme alla plastica.
Per legge ogni produttore deve chiaramente indicare su ogni singolo sacchetto che esso è compostabile. Non lasciatevi ingannare dalla parola biodegradabile.